La magio de BalkanoTT

Anche l’edizione 2018 ha rinnovato la “magia” del BalkansTT: far scoprire -a poche centinaia di chilometri da “casa”- un mondo completamente diverso da quello quotidiano, fatto di spazi vastissimi e selvaggi, dove la vita pare essere sospesa nelle forme e ai ritmi di secoli addietro.

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In 7 giorni si attraversano 7 Stati (Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Kosovo, Albania), e questo carosello di frontiere, di lingue e di monete crea un primo effetto di emozionante spaesamento: poi si lascia anche la relativa sicurezza e familiarità del nastro di asfalto per avviarsi su sentieri e carrarecce che il navigatore nemmeno si immagina, e qui inizia una avventura che riserva esperienze davvero entusiasmanti a chi sia disponibile ad uscire dalla propria consueta “comfort area”. La natura assume dimensioni cui non siamo più abituati, ci si sente piccoli piccoli in un orizzonte dove non si scorge anima viva a perdita d’occhio, ma ci si sente vivi, straordinariamente vivi! Quei dispositivi su cui siamo normalmente abituati a confidare per soddisfare ogni esigenza e risolvere qualsiasi problema – dai cellulari collegati al web alla carta di credito- qui tornano ad essere entità inanimate, impotenti, dimenticati in fondo a una tasca della borsa. A ore di distanza da qualsiasi forma di “civiltà”, si torna a scoprire quei valori fondamentali troppo spesso negletti nel tram tram di ogni giorno: le proprie qualità anzitutto, di calma, di lucidità, di ingegno per smontare una gomma forata in mezzo a un bosco, di determinazione per superare i momenti di difficoltà e stanchezza. E quando queste vacillano, sembrano non bastare, ecco viene fuori cosa significhi affrontare una sfida non in maniera isolata, autoreferenziale, ma come parte di un gruppo dal comune destino: e allora saranno i compagni di viaggio quotidiano -dei perfetti sconosciuti fino ad inizio settimana, con i quali ora sei in una intimità e fratellanza totale- che ti aiuteranno a rialzarti, o che con l’acqua fino alle ginocchia ti spingeranno fuori dalla pozza in cui ti sei piantato. E condividere con loro i tanti episodi formidabili della traversata, le montagne scalate su antiche strade militari scavate a strapiombo nella roccia, i crinali sospesi fra il verde e l’infinito blu del cielo, il galoppo dei cavalli allo stato brado che sembrano sfidarti, i bambini che scendono a perdifiato dalle loro povere capanne di pastori guardandoti a occhi spalancati come se passassero dei marziani. E la sera, sciacquata via la polvere e la stanchezza, ripercorrere davanti a un traboccante boccale di birra le imprese appena vissute, e già abbozzare sulle mappe quelle che occuperanno i prossimi mesi di sogni e preparativi.

Per una sintesi video ancor più emozionale potete gustarvi il video qui sotto

mentre per una cronaca più dettagliata e obiettiva, vi rimando invece a questo BalkansTT 2018 – racconto Stefano Ruggieri.