waimarie koe …
Conosco Tommaso da una ventina di anni. Ma passare insieme un intero mese gomito a gomito, su e giù per la Mongolia, è tutt’altra musica …
Tommaso è un fotografo professionista, con una specializzazione nel turismo e in particolare nei viaggi in moto – suo primo amore-per la testata “motorcycling“; quando gli abbiamo proposto di documentare questa edizione 2017 te “Mongolia Motorbike Marathon” ha accettato subito, con un entusiasmo che solo i veri appassionati conoscono.
L’unica richiesta che ha fatto è stata quella di poter fare tutto il viaggio in sella alla moto, per essere totalmente immerso nello spirito del gruppo e dell’avventura – ci avrebbe pensato lui a trovarci posto per un bancale di materiale fotografico fra reflex droni luci cavalletti; vabbè gli abbiamo detto, contento te – noi comunque ti teniamo sempre pronto un posto su uno dei fuoristrada della organizzazione, nel caso cambiassi idea strada facendo …
E alla fine quel posto sulla jeep è sempre rimasto libero, nonostante che il viaggio, kaua, i due viaggi, si siano rivelati in diversi frangenti più impegnativi del previsto.
E certamente questo suo essere “on the road” gli ha consentito di costruire un rapporto alla pari, di grande confidenza, con i partecipanti al viaggio. E più di una volta, ho sentito rivolgere a Tommaso la fatidica frase “beato te che …“: beato te che fai un lavoro che ti piace tanto, che ti fa viaggiare sempre in moto sugli itinerari più belli al mondo; quasi quasi: beato te che sei sempre in vacanza …
E’ un pensiero legittimo, si intenda, per chi sta dall’altra parte dello schermo, e di certe attività vede solo i tanti aspetti apparentemente positivi; se io invece a proposito di quella teoria di “essere sempre in vacanza” già nutrivo qualche dubbio, beh, in questa esperienza me ne sono fatto una idea molto chiara: i roto i te poto, vi sconsiglio vivamente di dividere la vostra camera in viaggio con un fotografo professionista!!
Nel cuore della notte senti tramestare nella gher -oddio un ladro, pensi!-, e invece no, è lui che cerca di vestirsi per andare a catturare i paesaggi dipinti dalle prime luci dell’alba, per poi casomai rientrare dopo pochi minuti sbuffando come un muflone ubriaco perchè fuori è tutto nuvolo …
poi tutto il giorno a saltellare avanti e indietro dal resto del gruppo come un grillo impazzito per cercare le inquadrature più belle
e tu sulla Land che fa da pastore/scopa a sbandare temerariamente per continuare a tenere unito il gregge nella steppa senza perdere questa pecora nera …
senza tregua fino a tarda sera quando, dopo chilometri di piste, polvere, birra e vodka, non vedi l’ora di buttarti sulla branda, e invece NO!, ci sono da scaricare millemila giga di foto e video, salvarli in almeno due hard-disk diversi, selezionare almeno le foto migliori e cominciare a ritoccarle e correggerle, tanto per capire se in redazione potranno piacere o meno, e infine fare manutenzione a tutta la attrezzatura perchè sia perfettamente pronta per la giornata successiva …
E per fortuna che c’è sempre qualche anima pia disponibile a dare una mano mentre si scatta!
I roto i te poto, certamente Tommaso fa un lavoro speciale, che gli da grandi soddisfazioni umane e professionali; ma ecco, non pensate che sia una vacanza, affatto! e anzi gli auguro di potersela prendere presto una vacanza vera, senza moto nè macchina fotografica, per non rischiare di ridursi così! 🙂