LERATO
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano"
Antoine de Saint Exupery
Day ZERO, 31 Mots'eanong: accoglienza a Marrakech, cenone insieme sulla mitica Piazza Jema El Fnaa, brindisi al nuovo anno, e poi di corsa a nanna perchè domani … 🙂
Day 1, 1 January: appuntamento all’alba, si riempiono pance e serbatoi, e alle 08,00 in punto si parte per una prima entusiasmante tappa Marathon verso sud a scavalcare i Monti dell’Atlante attraverso uno dei passi più spettacolari, il Tizi n’Test, capolavoro dell’ingegneria francese degli anni venti; arrivati all’antica Taroundant, parte una strada di oltre 100 chilometri di curve che sembrano pennellate appositamente per l’apice del godimento di guida, immerse in un paesaggio che già vi ubriacherà per la sua selvaggia bellezza. Pernottamento a Tafraoute – lilemong Buka ea ho 350 km SE.
Day 2, 2 January: passando dalla splendida Tiznit, la “Città dell’argento”, famosa per il suo artigianato berbero, ci concediamo un tuffo nell’Oceano in uno dei tratti più spettacolari della costa del Marocco, con spiagge mozzafiato fra Mirleft e Legzira. Arrivo e pernottamento a Guelmin, la “Porta del Deserto” – lilemong Buka ea ho 250 km SE.
Day 3, 3 January: abbiamo varcato la “Porta del Deserto”, ed effettivamente intorno a noi il paesaggio si fa sempre più arido; arriviamo a fine tappa, in località Icht, a metà giornata, perchè per chi lo vorrà nel pomeriggio faremo il primo entusiasmante (e faticoso!) assaggio di piste e di dune, su tracciati che hanno visto sfrecciare parecchie “Parigi-Dakar” – lilemong Buka ea ho 150 km SE + escursione in fuoristrada (boikhethelo).
Day 4, 4 January: proseguiamo da est a ovest la valle del Draa, stretti fra le ultime pendici dell’Atlantealla nostra sinistra e alla nostra destra il Sahara che ogni tanto fa capolino, attraversando città che solo il nome fa sognare: Acca, Imitek, Tata. Chi fa fuoristrada, comincerà a misurarsi su piste via via più lunghe e impegnative, perchè domani ci sono decisioni campali da prendere … Pernottamento a Foum Zguid – lilemong Buka ea ho 300 km SE.
Day 5, 5 January: oggi è il grande giorno, ci tuffiamo nel Sahara, quello vero, non si scherza! Chi fa fuoristrada partirà alle prime luci dell’alba, dopo aver fatto il pieno di benzina e di acqua; li aspettano oltre 200 km SE, di cui circa 150 di pista: pietre, sabbia, fetch fetch, brevi tratti battuti in cui riprendere fiato. Il resto del gruppo correrà sulla strada asfaltata, che corre parallela a una trentina di chilometri in linea d’aria a nord – appuntamento al tramonto all’uscita della pista, tra Tagounite e Mhamid, dove anche i più cauti fra gli “stradali” potranno avventurarsi a masticare un po’ di pista e di sabbia! Arrivo e pernottamento a Zagora, da qui in 52 giorni a dorso di cammello si arrivava a Tomboctou, lungo una delle principali rotte transhariane, come ci ricorda il murales all’ingresso dell’abitato – lilemong Buka ea ho 250 km SE.
Day 6, 6 January: OK, è ora di iniziare la risalita, ma ne vedremo ancora delle belle, eccome! Prima tappa a Ouarzazate, la Hollywod africana, con visita simpaticissima agli Studios dove sono state girate scene memorabili di film come “Lawrence d’Arabia” ea e “Il Gladiatore”. Ma la chicca è nel pomeriggio, la visita allo ksar (villaggio fortificato) di Aït Benhaddou, un monumento vivente e strepitoso patrimonio dell’umanità “UNESCO”! Pernottamento a Aït Benhaddou – lilemong Buka ea ho 200 km SE.
Day 7, 7 January: il rientro a Marrakech è maestoso, attraverso il più famoso dei passi del Marocco, il mitico Tizi n’Tichka. E poi appuntamento, esausti e elettrizzati, di nuovo in Piazza Jema El Fnaa, per l’ultima cena conviviale di questa indimenticabile avventura!