TIN BOTA, si parte!

Eroe è ogni persona realmente intenta
a rendere questo mondo
un posto migliore per tutti

 

Cari Eroici amici e amiche,

è stato più difficile del previsto: molte strade ancora chiuse, tante, troppe zone, le più duramente colpite, tuttora inaccessibili, e poi il groppo che sale alla gola a vedere una simile distruzione, a pensare alle energie e ai sacrifici di intere vite spazzate via, e a quanto tempo e sudore ci vorrà per ripristinarle decentemente

Ma al contempo la convinzione della utilità di iniziative come la nostra si va rafforzando, per almeno due ragioni principali:

  1. il romagnolo è un essere inguaribilmente sociale: anche nei giorni più terribili, si spalava fianco a fianco tutto il giorno, ma poi la sera tutti insieme grigliate musica e balli in mezzo alla strada!
  2. l’entità del cataclisma, la magnitudo dei danni morali e materiali prodotti, sono entità irraccontabili: per farsene una idea, vale più qualche ora passata di persona qui di dieci reportage; e quelli della cura del territorio e dei pericoli dello sfruttamento intensivo della natura sono questioni che toccano tutti noi

Ciò premesso, veniamo al programma del nostro fine settimanaTIN BOTAEroici per la Romagna”:

la base di riferimento saràBottega Bastarda“, in Viale Bologna 277 a Forlì; appuntamento qui sia sabato che domenica

dalle 9,00 alle 10,00 ritrovo per il giro della mattina, dedicato all’Appennino (vedi sotto), quindi rientro per pranzo;

dalle 14,00 alle 15,00 per il giro del pomeriggio, dedicato allaBassa” (vedi sotto), quindi rientro per aperitivo o cena;

LA PARTECIPAZIONE ELIBERA e autoorganizzata; sui percorsi vi accompagniamo, ognuno prende parte ai giri esclusivamente sotto la propria responsabiltà; niente gpx perchè sono suscettibili di modifiche in corso d’opera, a seconda delle circostanze.

Bandiera della iniziativa è una maglietta dedicata, a tiratura limitata, che sarà vostra con una offerta libera; tutti i proventi di questa iniziativa -opportunamente rendicontati a fine manifestazione- andranno a i Centri Estivi delle aree colpite dalla alluvione.

Di seguito la traccia indicativa dei percorsi:

la mattina dedicata all’Appennino, passando da Faenza con il suo gioiello di centro storico in buona parte finito sotto parecchi metri di acqua e fango (stanno ancora svuotando le case, quindi passeremo velocemente per non dare disturbo); da qui seguiremo la provinciale che risale la valle del Torrente Marzeno verso Modigliana e Tredozio, con molti sensi unici alternati causati dalle frane e il fondo stradale spesso sporco. Poi risaliremo il Monte Busca e planeremo sulla valle del Montone, che è quello che ha travolto Forlì 🙁

il pomeriggio dedicato allaBassa, come noi chiamiamo la enorme pianura che si estende a sud della Via Emilia fino al Po; è una pianura alluvionale, ricavata da recenti bonifiche, quindi abituata a un rapporto delicato con l’acqua, praticamente un catino infossato sotto il livello del mare e stretto fra le montagne dell’Appennino e il Mare Adriatico, che a ogni pisciatina rischia di andare sottone percorreremo le strade dritte come fusi che solcano smisurate campagne e quelle arzigogolate che ricamano i fossi e gli argini, e capiremo la natura di questi luoghi, dove arrivando a lambire la povera Conselice, dove la melma si è ritirata solo da pochi giorni, e attraversando Sant’Agata sul Santernouna cittadina interamente spazzata via dalla furia del fiume